Il tasso d’interesse: la differenza tra TAN e TAEG

TAN e TAEG ti sembrano parole incomprensibili? Tranquillo, non sei l’unico. Chiunque abbia bisogno di un prestito o di un mutuo, prima o poi si imbatte in queste due strane sigle che possono lasciar spiazzati.
Se anche tu ti senti un po’ confuso al riguardo, questo è proprio l’articolo che fa per te. Dopo aver letto la mia breve guida, non solo la differenza tra TAN e TAEG ti sarà più chiara, ma riuscirai anche a capire al volo qual è il finanziamento che ti conviene di più. Pronto? Cominciamo subito.
Che cos’è il TAN
La sigla TAN è l’acronimo di Tasso Annuale Nominale e rappresenta gli interessi veri e propri che vengono calcolati sul totale della somma erogata. Il TAN permette di stabilire la cifra da riconoscere all’ente che concede il finanziamento e si aggiunge quindi all’importo richiesto in prestito.
Viene espresso in percentuale e calcolato su base annuale, ma non va pagato in un’unica soluzione alla fine dell’anno. Quasi sempre, si distribuisce infatti sulle rate da versare mensilmente per estinguere il finanziamento.
Il TAN non viene diviso equamente sulle 12 cambiali, ma ogni bollettino può avere una percentuale di importo diversa, che varia in base ai termini di servizio della banca erogatrice. Secondo il piano di ammortamento alla francese, quello più diffuso, la quota del tasso di interesse risulta più alta nelle prime rate, per seguire poi un andamento decrescente.
Lo so, è un sistema che richiede un maggiore sforzo economico iniziale. Il sacrificio viene però ricompensato con l’avvicinarsi alla fine del prestito, quando ormai il debito è quasi ripagato e il TAN incide in maniera decisamente minore sulle singole rate. E puoi tirare un respiro di sollievo!
Come si calcola il TAN
Per definire il TAN si tiene conto di determinati indici economici, che sono: l’Euribor, il tasso BCE e l’Eurirs. A questi parametri stabiliti su scala europea, va poi aggiunto il guadagno dell’istituto finanziario, detto spread.
Con il valore in percentuale del TAN chiesto dalla banca, calcolare il totale degli interessi da versare è molto semplice. Oltre a questo indice, basterà solo conoscere l’importo della cifra chiesta in prestito e il tempo entro cui la si vuole restituire. A quel punto, basterà moltiplicarli tra loro e dividere il risultato per 100.
Facciamo un esempio numerico: se hai bisogno di 100.000 euro che vuoi restituire in 15 anni e la banca te li offre in cambio di un TAN al 2%, gli interessi da versare saranno di 30.000 euro. Questa cifra è semplicemente il risultato della seguente operazione matematica: (100.000x2x15):100.
Il TAN è un valore che da solo non basta a stabilire la reale convenienza di un finanziamento. Non include infatti tutte le spese accessorie obbligatorie per la concessione del prestito. Quando viene ripartito mensilmente, ad esempio, al tasso di interesse vanno aggiunte le spese necessarie alla gestione e all’incasso della rata.
Questo tipo di spese aggiuntive, insieme ad altre, rientrano invece nel TAEG. Ti sembra ancora complicato, vero? Non scoraggiarti proprio ora. Sono sicura che appena capirai cos’è il TAEG avrai un quadro della situazione molto più completo e ogni dubbio sparirà. Vediamo in modo semplice di cosa si tratta.
Che cos’è il TAEG
Il TAEG, cioè il Tasso Annuo Effettivo Globale, è il valore in percentuale che indica il costo complessivo del prestito. Comprende tutte le spese aggiuntive obbligatorie per l’avvio e la gestione nel tempo della pratica di finanziamento.
Calcolare il TAEG è più complesso rispetto al TAN, perché le variabili da considerare possono differire notevolmente da banca a banca. Per sapere quanto ti costerà effettivamente il prestito, è quindi necessario informarsi presso l’istituto erogatore.
Bisogna inoltre leggere bene l’informativa presente sui documenti precontrattuali che è obbligatorio mostrare al richiedente prima sottoscrivere il contratto vero e proprio. Le spese da includere nel TAEG sono stabilite da precise direttive europee che regolamentano le operazioni di credito e sono le seguenti:
- spese di apertura e mantenimento dei conti corrente necessari all’erogazione del prestito;
- oneri di istruttoria per l’avvio delle pratiche;
- il compenso dell’intermediario finanziario, se previsto dalla banca;
- i costi necessari per l’incasso e la gestione delle rate di rimborso mensili;
- le imposte di bollo;
- eventuali coperture assicurative, nel caso di finanziamenti che è possibile concedere solo in seguito alla stipula di specifiche polizze. È il caso, ad esempio, della cessione del quinto.
Inoltre, per calcolare il TAEG bisogna tenere anche conto del TAN stesso. Non sono invece comprese nel Tasso Annuale Effettivo Globale eventuali spese notarili o perizie e le penali per mancato pagamento delle rate.
La differenza tra TAN e TAEG
TAN e TAEG sono i due indici a cui devi stare attento per valutare la convenienza di un finanziamento. Se sei ancora un po’ confuso, leggere questo paragrafo ti chiarirà definitivamente le idee. Mentre il TAN ti permette di conoscere la cifra esatta degli interessi chiesti dalla banca, il TAEG indica quanto effettivamente pagherai il finanziamento, incluse spese burocratiche e accessorie.
Possiamo quindi affermare che il TAEG è un parametro introdotto per facilitare la scelta del consumatore e guidarlo verso la soluzione più conveniente per lui. Per dirtela con parole ancora più semplici: ciò che merita la tua completa attenzione prima di richiedere un prestito è il valore del TAEG.
Non significa che non devi preoccuparti del TAN, ma valutare solo questo parametro aumenta il rischio di ritrovarsi a versare rate più salate del previsto. È il caso, ad esempio, dei famosi finanziamenti a tasso zero.
Anche se il TAN di alcuni prestiti corrisponde allo 0%, non significa che andrai a rimborsare soltanto la cifra effettiva che la banca ti ha prestato. Devi infatti sempre tenere conto delle spese extra, che andranno quindi ad incidere comunque sul prezzo finale di ogni rata.
Il vero parametro di trasparenza è il TAEG, che ti fa capire l’importo da pagare per la gestione totale del servizio. Se anche quello è pari allo 0%, allora possiamo davvero parlare di un finanziamento senza costi aggiuntivi.
Come puoi ben capire, è difficile ricevere un tale tipo di prestito. Per poter avviare e portare a termine le pratiche di finanziamento è sempre necessario sostenere degli oneri aggiuntivi. L’unico modo per non pagarli di tasca propria è trovare un istituto erogatore che se ne faccia carico.
L’importanza di TAN e TAEG quando chiedi un prestito o un mutuo
Conoscere il valore di TAN e TAEG è dunque fondamentale se devi realizzare un progetto personale e vuoi chiedere un prestito. Ti può essere particolarmente utile, ad esempio, se stai per acquistare la prima casa e non sai ancora bene cos’è un mutuo. In questo genere di transazioni finanziare c’è in ballo molto denaro e capirne i meccanismi legati ai tassi di interesse può fare la differenza per le tue finanze.
Ora che sai cosa sono TAN e TAEG, scommetto che ti senti un supereroe pronto a lanciarti nell’intricato modo dei prestiti personali. Se davvero anche per te TAN e TAEG sono sempre stati un mistero, fammelo sapere lasciando un commento.