Segnalazione CRIF: come funziona e come cancellarla

La segnalazione alla CRIF come cattivo pagatore è l’incubo frequente di molte persone che richiedono un prestito. Anche chi è animato dalle migliori intenzioni può infatti ritrovarsi a vivere un periodo difficile e non riuscire a pagare una rata.
Cosa succede in questi casi? È vero che i cattivi pagatori non potranno più richiedere finanziamenti? Per trovare risposta a queste e altre domande devi solo continuare a leggere.
Cos’è la CRIF?
La CRIF è un archivio nel quale sono inserite le informazioni creditizie di coloro che hanno avuto accesso a prestiti e/o mutui. È un servizio offerto a banche e società finanziarie per consentire loro di valutare l’affidabilità del potenziale cliente e decidere se concedere il prestito oppure no.
All’interno del database sono infatti riportati tutti i dettagli relativi al pagamento dei finanziamenti ricevuti, compresi eventuali episodi di inadempienza. Molti associano la CRIF a qualcosa di negativo: un luogo in cui è meglio non entrare mai! In realtà, c’è da fare un’importante precisazione in merito alla reputazione negativa che la CRIF si trascina dietro.
Non si tratta infatti di una blacklist che preclude ogni possibilità di ricevere un finanziamento. Ti dirò di più, esistono casi in cui comparire nell’archivio della CRIF ti fa ricevere un prestito con più facilità. Non ci credi? Continua a seguirmi, più avanti capirai il perché.
Quando si viene iscritti alla CRIF come cattivi pagatori?
La segnalazione alla CRIF di un cattivo pagatore parte direttamente dalla società che ha concesso il prestito, ma non avviene subito. Tutti possono avere dei momenti di difficoltà finanziaria, o semplicemente dimenticarsi di pagare il bollettino e gli istituti di credito tengono conto di tali eventualità.
La segnalazione avviene quindi solo quando le rate non pagate diventano due o più. A quel punto, la procedura prevede l’obbligo di inviare una notifica all’utente 15 giorni prima che la nota di demerito venga inserita nel profilo creditizio.
Durante questo arco di tempo, il debitore ha la possibilità di mettere in regola la sua posizione, provvedere al pagamento dei bollettini arretrati e bloccare così la segnalazione. Se ciò non avviene, l’inadempienza viene aggiunta alla CRIF.
Quanto dura la segnalazione alla CRIF?
Secondo il codice deontologico della CRIF, le informazioni vanno cancellate dal database dopo un certo periodo di tempo. Le tempistiche variano in base alla circostanza specifica che viene a verificarsi. Possono essere decisamente lunghe nei casi di morosità protratta oppure ridursi a pochi mesi, se l’inadempienza è meno grave. Ecco quali sono i tempi di cancellazione a seconda delle varie situazioni:
- 2 rate non pagate: le informazioni relative a questo tipo di morosità si cancellano dall’archivio dopo 12 mesi dalla messa in regola e a patto che le successive rate siano sempre pagate nei tempi stabiliti;
- 3 o più rate non pagate: la cancellazione automatica avviene dopo 24 mesi a partire dal pagamento delle quote mancanti, solo se fino a quel momento non si verificano più episodi di morosità;
- Prestiti mai saldati: le informazioni si cancellano dalla CRIF dopo 36 mesi dalla data di scadenza del contratto di finanziamento. Se l’istituto di credito segnala ulteriori eventi rilevanti, possono rimanere in archivio fino a un massimo di 5 anni.
Come abbiamo visto, la CRIF non è una lista nera in cui sono riportati solo i nomi dei cattivi pagatori. Sono infatti presenti nell’archivio i dati di tutti gli individui che hanno richiesto un prestito a proprio nome.
Anche in questo caso, si tratta di informazioni che non rimangono sul database per sempre. Le cancellazioni automatiche seguono queste modalità:
- Prestiti richiesti e ancora in fase di valutazione: i dati restano nell’archivio per 180 giorni dalla data di presentazione della domanda;
- Finanziamenti negati dall’istituto di credito o rifiutati dal richiedente: la cancellazione avviene dopo 90 giorni a partire dalla data del rifiuto;
- Prestiti regolarmente saldati: i dati restano in archivio per 5 anni dal termine del rapporto finanziario.
Come faccio a richiedere un prestito se ho una segnalazione alla CRIF?
Sarà sincera e ti dirò subito che ottenere un prestito da cattivo pagatore è complicato. Però non ti scoraggiare! Ho detto complicato, non impossibile. La cosa più ovvia che si può fare è attendere la naturale cancellazione delle informazioni creditizie dalla CRIF.
Può però capitare di aver bisogno di liquidità in tempi brevi e non poter attendere le tempistiche riportate qualche riga più su. Per fortuna, esistono alcune soluzioni finanziarie che invogliano le banche a dare fiducia anche a chi ha saltato il pagamento di qualche rata in passato.
Complice un radicale cambiamento del mondo del lavoro e la conseguente crisi economica, gli istituti di credito offrono ormai prodotti pensati anche per chi ha bisogno di un prestito senza busta paga oppure non è sempre stato un pagatore modello.
In quest’ultimo caso, le soluzioni possono essere le seguenti:
- cessione del quinto, dedicata ai lavoratori dipendenti con busta paga;
- delega di pagamento, che presenta modalità simili alla cessione del quinto, ma prevede una trattenuta maggiore dallo stipendio e non è concessa ai pensionati;
- presenza di un garante in grado di farsi carico del pagamento del finanziamento in caso di inadempienza del richiedente;
- ipoteche su eventuali beni di proprietà del richiedente;
- prestito tra privati grazie alla nuova frontiera del social landing.
Come eliminare i dati dalla CRIF?
Secondo il regolamento generale per la protezione dei dati personali, noto anche come GDPR, è possibile richiedere alla CRIF solo la cancellazione dei dati relativi ai prestiti regolarmente rimborsati. Per farlo, bisogna seguire le modalità riportate sul modulo ufficiale.
Non sempre però conviene eliminare le tracce di un finanziamento andato a buon fine. Comparire nel database della CRIF come pagatori virtuosi dà infatti maggior sicurezza agli istituti di credito e permette al richiedente di ottenere un ulteriore prestito con più facilità.
Come non essere più un cattivo pagatore?
Per coloro che sono stati segnalati come cattivi pagatori, il discorso è un po’ più complicato rispetto allo scenario che ti ho illustrato nel paragrafo precedente. In questo caso, non è possibile richiedere la cancellazione anticipata dei dati.
L’unico motivo che legittima l’eliminazione delle inadempienze è un eventuale errore commesso dalla società finanziaria. È il tuo caso? Continua a leggere, ti spiegherò come devi procedere.
Ho ricevuto una segnalazione alla CRIF per errore, cosa posso fare?
Hai sempre pagato le rate regolarmente ma ti ritrovi comunque segnalato alla CRIF come cattivo pagatore? Purtroppo, può capitare. Talvolta, gli istituti di credito commettono degli errori e possono inviare alla CRIF delle segnalazioni che sono frutto di disguidi interni.
In casi del genere, non devi aspettare le tempistiche di cancellazione automatica, ma puoi richiedere la rimozione immediata della nota di demerito.
Il modo più semplice e rapido per farlo è quello di rivolgerti direttamente alla banca o società che ha predisposto il finanziamento e fare presente la situazione. Da quel momento, saranno loro a prendere in carico la richiesta e tu dovrai solo attendere la risoluzione del problema.
Posso vedere le mie informazioni presenti sulla CRIF?
Non ti terrò sulle spine un attimo di più: la risposta è sì. Chiunque ha il diritto di visualizzare le informazioni personali presenti nell’archivio della CRIF. L’accesso al database si richiede seguendo le istruzioni riportate sul modulo ufficiale.
Il diritto di accesso alle informazioni è gratuito per le persone fisiche. Fai quindi attenzione alle truffe e diffida da eventuali intermediari che ti chiedono dei soldi per ottenere la visura dei tuoi dati.
Come vedi, la CRIF non è sempre qualcosa di cui aver paura. Anzi, talvolta aiuta a ottenere un prestito più rapidamente. Questa guida ti è stata utile? Fammi sapere se hai ancora qualche dubbio lasciando un commento.