Cosa sono i fondi comuni e come funzionano

I tempi in cui i soldi si custodivano sotto il materasso sono finiti già da un pezzo. Pensaci per un attimo: se metti 200€ sotto il materasso tra un anno ti ritroverai con gli stessi 200€, non un centesimo in più! Se invece investi il tuo denaro nei fondi comuni, lo vedrai pian piano crescere e questa operazione non ti richiederà alcuno sforzo.
Ma di cosa si tratta esattamente? Sono una tra le tante opzioni d’investimento e sono pensati proprio per i piccoli risparmiatori. Il capitale destinato all’operazione può essere anche di poche centinaia di euro e la gestione è affidata solo a società specializzate e affidabili. Curioso di scoprire di più? Continua a leggere e chiarirò tutti i tuoi dubbi in merito ai fondi comuni.
Cosa sono i fondi comuni
I fondi comuni sono l’investimento adatto a chi vuole ottenere un profitto dai propri risparmi, ma senza complicarsi la vita. Il denaro è gestito da operatori specializzati, che versano le somme in una banca depositaria. La banca, oltre a custodire i tuoi soldi, vigila anche sulla correttezza delle operazioni.
Nei fondi comuni l’unione fa la forza, perché si tratta di una cassa comune in cui confluiscono gli investimenti di molti piccoli risparmiatori. In questo modo ognuno ha la possibilità di ottenere un maggiore potere contrattuale, costi di gestione più bassi e la diversificazione del portafogli.
Di che tipo di investimento stiamo parlando? La scelta è piuttosto varia, infatti si tratta di azioni, titoli di Stato, obbligazioni o un mix di tutti questi strumenti insieme. La parola d’ordine è diversificazione, perché solo in questo modo si possono limitare i rischi.
Chi gestisce i fondi comuni d’investimento
Affidare il proprio denaro a qualcun’altro, fa scattare una naturale diffidenza e tante domande in merito a questi non meglio precisati “esperti di finanza”.
C’è da fidarsi? A chi sto affidando il mio denaro? E se si tratta di una truffa?
Calma e sangue freddo! Rispondiamo ad una domanda alla volta, ma prima di ogni cosa ti voglio tranquillizzare. Gli operatori che gestiscono i fondi comuni non sono dei pinco pallini qualunque, ma si tratta di società nate proprio a questo scopo e sono sottoposte a controlli e una regolamentazione molto stringente.
Questo significa che quando investi in fondi comuni, le probabilità di imbatterti in un truffatore qualunque che scappa via con i tuoi soldi, sono pari a zero.
Sveliamo finalmente l’identità di questi operatori della finanza. Si tratta di Società di Gestione del Risparmio o SGR, degli enti iscritti in un apposito albo e controllati dalla Consob e dalla Banca d’Italia.
Affinché le SGR possano occuparsi di gestione collettiva del risparmio, devono avere determinati requisiti:
- solidità patrimoniale;
- professionalità;
- onorabilità di tutte le più importanti cariche societarie.
Questi operatori qualificati possono istituire i fondi comuni, in modo da curarne la costituzione e i rapporti con i partecipanti, e ovviamente gestirli. Decidono quindi la composizione dei portafogli d’investimento, assicurando la necessaria diversificazione.
Le Società di Gestione del Risparmio devono rispettare specifiche regole di condotta, assicurare correttezza, diligenza e trasparenza, eliminare ogni forma di conflitto d’interessi e operare nell’interesse esclusivo dei risparmiatori.
Posso finalmente rispondere alla domanda che avevi all’inizio: queste società possono scappare coi tuoi soldi? No, no e ancora no. Ti ho convinto adesso? 🙂
Come scegliere i fondi comuni
Finalmente hai le idee più chiare su cosa sono i fondi comuni e da chi vengono gestiti, ma come si fa a scegliere quelli più convenienti? Per rispondere a questa domanda, bisogna capire prima di ogni cosa che tipo di investitore sei e qual è il rischio che sei disposto ad accettare.
Dopo aver chiarito questo punto, possiamo passare ai fattori da valutare.
La cosa più semplice e immediata che puoi fare se sei interessato ad un fondo comune, è quello di leggere il KIID. No, il maestro Miyagi non c’entra, si tratta del Key Investor Information Document, il documento che per legge viene consegnato ad ogni sottoscrittore. Se c’è qualcosa che non ti è chiaro (perché questi documenti spesso sembrano scritti in arabo antico!), chiedi al tuo consulente e continua a fare domande fino a che non hai chiarito tutti i tuoi dubbi.
Un aspetto su cui devi prestare la massima attenzione è quello dei costi. Per quanto la gestione del fondo possa essere corretta e rispettosa della normativa, le Società di Gestione del Risparmio non sono enti di beneficienza e vogliono essere pagate per curare i tuoi interessi.
Prima di sottoscrivere un contratto per aderire al fondo, devi essere certo che questi costi di gestione non vadano a incidere in maniera eccessiva sui tuoi profitti.
Oltre ai costi per la gestione, dovrai tenere conto della tassazione. Tutte le rendite finanziarie, comprese quelle che derivano dai fondi comuni, a partire dal 2014 sono tassate al 26%. Per i fondi comuni all’estero è prevista invece un’aliquota inferiore, pari al 20%.
Come confrontare i fondi comuni
Nel momento in cui decidi di investire in un fondo comune, ti si pareranno davanti tantissime possibilità e ti garantisco che la scelta non sarà facile. Dopo aver seguito tutte le indicazioni del paragrafo precedente, quello che puoi fare è confrontare le caratteristiche chiave dei vari fondi comuni:
- finalità e politica di investimento, ossia le principali attività in cui il fondo investe e in particolar modo l’area geografica o il settore interessati;
- profilo rischio-rendimento, che viene rappresentato graficamente in una scala da 1 (minimo rischio) a 7 (massimo rischio);
- costi, che possono essere di gestione, di sottoscrizione e/o rimborso, di performance;
- rendimenti passati, per dare un’occhiata ai risultati conseguiti negli ultimi 10 anni, ma senza sopravvalutare questi dati.
Ma i fondi comuni sono rischiosi?
Lo so che te lo stai chiedendo, probabilmente da quando hai iniziato a leggere hai quella domandina che ti frulla nella testa e non ti lascia in pace:
ma i fondi comuni sono rischiosi?
La prima cosa da chiarire è che i fondi comuni non garantiscono alcun rendimento. Può capitare, infatti, che il tuo guadagno sia pari ai costi di gestione, lasciandoti quindi a bocca asciutta.
Al contrario, le probabilità che un fondo vada in rosso sono molto basse e questo risultato è possibile grazie alla diversificazione. Un fondo comune è un pacchetto che comprende diversi strumenti finanziari. Nel corso dell’investimento alcuni di questi strumenti può portare a dei risultati positivi, altri invece possono andare in perdita.
Per quanto la sfortuna ti possa inseguire, è molto difficile che tutte le azioni, le obbligazioni e i titoli del tuo fondo vadano in perdita. Considera pure che il rischio va ripartito tra più risparmiatori e quindi non grava solo sulle tue spalle. Ti raccomando in ogni caso di investire solo il capitale che ti puoi permettere di investire. Le scelte responsabili pagano sempre!
Se fai attenzione a scegliere il fondo secondo le indicazioni che ti ho dato, potrebbe regalarti buone soddisfazioni. Se hai già investito in fondi comuni, che ne dici di raccontare la tua esperienza qui nei commenti?
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