Scopri come calcolare il rendimento del tuo conto deposito.

Il tuo conto deposito fa fruttare degli interessi? Se sì, in quale misura e/o percentuale? Per dare una risposta a questo interrogativo, nel nostro articolo affronteremo l’argomento su come calcolare il rendimento di un conto deposito. Attraverso questo strumento di gestione del risparmio potrai conoscere la convenienza delle condizioni applicate al tuo conto.  

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Rendimento del conto deposito: come calcolarlo 

Poiché il conto deposito è un prodotto bancario che ha la funzione primaria di risparmio e le caratteristiche di un investimento con basso margine di rischio, risulta fondamentale conoscerne il rendimento per valutarne la convenienza.  

Come calcolare il rendimento del conto deposito

Non pensare a calcoli difficoltosi o complicati: calcolare il rendimento di un conto deposito è semplice e veloce. Per prima cosa dovrai avere ben chiara la differenza tra tasso lordo e tasso attivo netto. Il primo indica la misura di redditività del conto, il secondo comprende invece sia le tasse che le spese da sostenere. Detto questo, vediamo la formula “M = C + I”. 

Passiamo a un esempio pratico: qualora volessi calcolare il rendimento finale di un conto con un deposito annuo di 10 mila euro e un tasso di interesse attivo netto pari al 3%, dovresti moltiplicare 10.000 per 3 e dividere il risultato per 100.  

Rendimento netto conto deposito = (10.000×3)/100 

Ecco dunque che il rendimento totale del tuo conto deposito sarà pari a 300 euro in dodici mesi. La somma degli interessi al netto più il capitale iniziale costituiscono dunque il cosiddetto montante (per tornare alla formula sopra riportata M = C + I). Se andrai a effettuare dei versamenti in una fase successiva, ricorda che il montante andrà a variare.  

Il medesimo calcolo può essere però più complicato se parliamo di un conto deposito vincolato. In questo caso occorrerà effettuare delle valutazioni differenti. 

Bisogna distinguere infatti tra la condizione in cui il correntista rispetti il vincolo per tutta la durata prestabilita, ottenendo dunque un tasso di interesse elevato (stabilito in fase contrattuale), e quella in cui il titolare dovesse ritirare i soldi prima della scadenza del vincolo. Qualora questo avvenga, la banca potrà procedere diversamente, corrispondendo un tasso di interesse netto minore rispetto a quello massimo. 

Esistono inoltre, online, dei cosiddetti simulatori di calcolo, che consentono di determinare sia il guadagno lordo, ossia senza considerare le imposte dovute, sia quello netto comprensivo della considerazione delle stesse.  

Conto deposito: quando conviene 

Conoscere il rendimento di un conto deposito offre la misura di quanto sia vantaggioso il conto che andrai ad aprire, tenendo in considerazione quelle che sono le spese relative a questo strumento finanziario.  

Se è vero che – in media – i conti deposito sono esenti da spese di apertura e di gestione, è pur vero che non leggere in maniera precisa e dettagliata la documentazione che ti verrà fornita (es. Foglio informativo) potrebbe costarti molto caro. Non sottovalutare il contenuto delle pagine su cui andrai ad apporre la firma o potrai trovarti con un prodotto tutt’altro che vantaggioso.  

A eventuali costi o oneri vari – ove presenti naturalmente – dovrai aggiungere l’imposta di bollo pari allo 0,2% dell’importo totale investito e la ritenuta fiscale sulle plusvalenze (guadagno dal conto deposito) pari al 26%, entrambe trattenute automaticamente dall’istituto di credito.  

Non ti resta che procedere nella ricerca del conto deposito più vantaggioso per le tue esigenze! 

Ti interessano altri tipo di investimenti? Perché non dai un’occhiata al nostro articolo che spiega cosa sono fondi comuni e come funzionano!

Alla prossima!