Cessione del credito

Lacessione del credito è un istituto giuridico che negli ultimi tempi, con l’introduzione del Superbonus 110%, è diventato uno degli argomenti più dibattuti e oggetto di numerose modifiche da parte del legislatore. Vediamo più da vicino che cos’è la cessione del credito, come funziona e chi può richiederlo.  

Che cos’è la cessione del credito  

Inserita all’interno del Decreto Rilancio del 19 maggio 2020, la cessione del credito è uno strumento che di fatto consente a un soggetto di cedere il credito di imposta accumulato mediante delle detrazioni fiscali. Il credito può essere ceduto a soggetti terzi, come ad esempio istituti di credito o all’impresa che ha eseguito i lavori. La cessione del credito, assieme allo sconto in fattura, risulta essere uno degli strumenti più usati nell’ambito dei bonus edilizi.  

Infatti prima della pubblicazione del Decreto Rilancio, i contribuenti che eseguivano lavori di edilizia, volti all’efficientamento energetico, avevano la possibilità di scalare dalle tasse parte dei soldi che erano stati investiti, oggi invece, grazie alla cessione del credito, è possibile ottenere indietro i soldi.  

All’interno della cessione del credito di imposta, i soggetti coinvolti in tutto sono tre: il cedente, ossia colui/colei che cede il credito, il cessionario, ovvero colui/colei che ottiene il credito, e infine il ceduto, cioè il debitore. Attraverso l’articolo 1260, il Codice Civile disciplina questo istituto giuridico, specificando quali crediti possono essere ceduti e quali no.

Bonus edilizi e cessione del credito, tutto ciò che c’è da sapere  

Come chiarisce il Decreto Rilancio, la cessione del credito può essere utilizzata nei seguenti casi: 

  • Superbonus 110%; 
  • Recupero del patrimonio edilizio (c.d bonus ristrutturazione/ o bonus casa); 
  • Efficienza energetica (Ecobonus 50% e 65%); 
  • Interventi antisismici ( c.d. Sismabonus); 
  • Rifacimento o recupero della facciata degli edifici esistenti; 
  • Installazione di impianti fotovoltaici; 
  • Installazione di colonnine elettriche per la ricarica di veicoli. 

A chi si può cedere il credito 

La cessione del credito può essere disposta a favore dei seguenti soggetti: 

  • Fornitore di beni e servizi indispensabili per il compimento di determinati interventi; 
  • Banche, intermediari finanziari e istituti di credito; 
  • Imprese, ditte, persone fisiche. 

Cessione del credito 2022, quali novità ha introdotto il Governo 

Con il decreto Sostegni-ter 2022, il Governo ha deciso di imporre un limite per quanto riguarda la cessione del credito d’imposta sui bonus edilizi, come il Superbonus, Bonus Ristrutturazioni e via dicendo. Dal 7 febbraio, infatti, il credito si potrà cedere una sola volta, sia da parte di coloro che beneficeranno della detrazione, sia da parte di coloro che riceveranno il credito (banche, imprese, e via dicendo). 

Inoltre, per beneficiare della cessione del credito, è necessario essere in possesso dell’asseverazione: si tratta di un certificato che attesta che le spese sostenute siano state congrue; in più sarà richiesto anche il visto di conformità, che può essere rilasciato da un CAF o da professionisti abilitati. 

Come cedere il credito: ecco i passaggi 

Se hai deciso di optare per la cessione del credito, non dovrai fare altro che comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate questa tua decisione, in qualità di beneficiario. In alternativa, se pensi di non riuscirci da solo, puoi sempre affidarti ai CAF o ai professionisti abilitati e chiedere loro di inoltrare la richiesta. 

Se gli interventi coinvolgono l’intero condominio, allora sarà compito dell’amministratore occuparsi di tutta la parte burocratica, diversamente se a beneficiarne saranno i singoli condomini, sarà un dovere del singolo comunicare all’Agenzia delle Entrate la volontà di usufruire della cessione del credito. 

La comunicazione può essere inoltrata direttamente sul sito principale dell’Agenzia delle Entrate. Una volta eseguito l’accesso: 

  • Cliccare sulla scritta menu a sinistra; 
  • Selezionare “Servizi per” e poi “Comunicare“; 
  • Scegliere la voce “Comunicazione opzione cessione/sconto“. 

Successivamente apparirà un modulo, che potrà essere compilato in via telematica, e le relative istruzioni. La legge prevede che questa comunicazione può essere inoltrata entro e non oltre il 16 marzo dell’anno successivo. 

Trascorsi cinque giorni dall’inoltro della richiesta, l’Agenzia delle Entrate rilascerà una ricevuta di accettazione o di rifiuto della stessa. Tuttavia è possibile annullare le comunicazioni inoltrate inviandone una nuova, purché ciò venga fatto entro e non oltre il giorno cinque del mese successivo. 

Che cos’è la piattaforma per la cessione dei crediti 

L’Agenzia delle Entrate, per facilitare la comunicazione con i contribuenti, ha istituito la Piattaforma Cessione Crediti alla quale si può accedere dal menu a sinistra presente sulla pagina principale del sito dell’Agenzia. All’interno della piattaforma è possibile: 

  • Verificare i crediti ricevuti; 
  • Controllare se i crediti ceduti sono stati accettati dai cessionari; 
  • Monitorare sia i crediti ricevuti che accettati; 
  • Tenere sotto controllo i crediti residui da destinare eventualmente a soggetti terzi. 

Se ti sei accorto di aver commesso un errore durante la cessione del credito, non potrai cederlo ulteriormente, ma dovrai attendere che il cessionario rifiuti la cessione avvalendosi dell’apposita funzione presente all’interno della piattaforma. Così facendo, il cedente potrà disporre nuovamente del proprio credito e cederlo nuovamente.