calcolo giacenza media

Vuoi usufruire delle agevolazioni economiche che lo Stato mette a disposizione? Allora hai bisogno dell’ISEE, che si rilascia sulla base di alcuni parametri. Uno di questi è il calcolo della giacenza media.

Si tratta dell’importo medio presente sul conto corrente in un determinato periodo di tempo. Senti già la testa in fiamme? Rilassati e vai avanti. Dopo aver letto questa guida saprai calcolare la giacenza media ad occhi chiusi.

Perché calcolare la giacenza media

In seguito all’introduzione di nuove norme sul rilascio dell’ISEE, per l’Agenzia delle Entrate è diventato più semplice valutare le reali condizioni finanziarie dei contribuenti. Questa riforma si pone l’obiettivo di assicurarsi che i cittadini che richiedono le agevolazioni statali siano realmente bisognosi.

Per ottenere l’ISEE bisogna compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), in cui vanno inseriti alcuni dati. Una sezione è dedicata al patrimonio mobiliare, cioè i conti correnti aperti in banca o posta.

Gli indici che forniscono le informazioni su questi rapporti finanziari sono il saldo all’attivo e la giacenza media. Quest’ultima può scoraggiare il contribuente che desidera compilare il modello ISEE in autonomia, perché sembra un’informazione troppo tecnica e difficile da trovare.

E se ti dicessi che invece puoi calcolare la giacenza media da solo e in poco tempo? Conoscerne il valore è importante per richiedere i bonus governativi ed evitare di incorrere in verifiche fiscali o sanzioni. Ogni istituto di credito è infatti obbligato a comunicare all’Agenzia delle Entrate i movimenti finanziari dei suoi clienti.

Nel caso in cui le dichiarazioni della banca non coincidano con quelle fornite sulla DSU, c’è il rischio di ricevere accuse di evasione fiscale. Nonostante sia concesso un certo margine di discrepanza, è sempre meglio cercare di evitare questa eventualità.

Adesso non farti prendere dal panico, ho preparato questo articolo proprio per aiutarti il più possibile e spiegarti come ottenere il valore della giacenza media senza errori.

Come si calcola il deposito annuo medio

Quasi tutti gli istituti finanziari riportano la giacenza media nell’estratto conto annuale che inviano ai propri correntisti. È un’informazione che di solito si trova in calce al documento o in un pdf allegato, nel caso di comunicazioni inviate via mail.

Anche le banche che offrono il servizio di home banking hanno quasi sempre un’apposita sezione nell’area utente. Accedendovi con i propri dati, è possibile controllare la giacenza media annua del conto.

Vale anche per i servizi finanziari che operano esclusivamente su canali online, come PayPal. Questo conto sui generis, mette a disposizione dei propri clienti il valore del deposito medio di un anno, ma con alcune restrizioni.

La giacenza media è infatti chiaramente indicata solo per la prepagata. Se ne possiedi una, dovrai quindi consultare l’estratto conto della carta PayPal per trovare facilmente il dato che cerchi.

Nei pochi casi in cui la banca non metta il dato a disposizione dei correntisti, si possono intraprendere due strade: chiederla direttamente all’istituto di credito oppure fare il calcolo della giacenza media da soli. So che adesso magari ti sembra una cosa da film di fantascienza. Invece, è molto più facile di quanto pensi.

La formula per il calcolo della giacenza media

Per ricavare la giacenza media, devi recuperare tutti gli estratti conto dell’anno di riferimento. Il secondo passo, è sommare tra loro gli importi del saldo giornaliero e dividere il risultato per 365. È un calcolo apparentemente semplice, ma che presenta qualche insidia.

Calcolare la giacenza media può essere infatti più complicato del previsto se sul conto si effettuano versamenti o prelievi frequenti. Anche se hai richiesto l’addebito automatico delle utenze o stai rimborsando un finanziamento potrebbero esserci delle complicazioni nel calcolo.

Già immagino cosa starai pensando: “ma non avevi detto che era facile?”. Sì, e te lo ribadisco. La banca fornisce infatti degli specifici indicatori da utilizzare per calcolare la giacenza media in modo molto semplice. Si tratta dei numeri indicatori, che trovi su ogni estratto conto.

A seconda della banca in cui si è aperto il rapporto finanziario, questo valore può essere indicato anche con le seguenti diciture:

  • calcolo delle competenze;
  • calcolo degli interessi;
  • riassunto scalare;
  • scalare per valuta.

Quando li hai individuati, non ti resta che addizionarli e dividere tutto per 365. Se il calcolo si riferisce ad un anno bisestile, bisogna dividere per 366. Il risultato ottenuto, sarà proprio la giacenza media del tuo conto corrente.

Il deposito medio va dichiarato anche nel caso di conti correnti con sede estera. Tuttavia, gli istituti di credito all’estero non sono obbligati a riportarlo negli estratti conto.

Nei casi in cui non si riesca a riceverli dall’ente finanziario, è necessario fare riferimento alle normative che regolano i rapporti finanziari esteri presenti sul sito dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, si può chiedere il supporto di un CAF o di un commercialista.

Come dichiarare la giacenza media per ottenere l’ISEE

Se hai deciso di richiedere l’ISEE attraverso la procedura telematica da svolgere sul sito dell’INPS, dovrai avere a disposizione alcuni dati da inserire online e la giacenza media è uno di questi. Ora che hai capito come ottenerla, ti spiegherò in che modo utilizzarla nella DSU per ottenere l’ISEE.

Devi innanzitutto sapere che i beni patrimoniali da dichiarare fanno riferimento ai due anni precedenti alla richiesta dell’ISEE. Questo vuol dire che se stai iniziando la pratica nel 2021, dovrai recuperare la giacenza media e tutte le altre informazioni richieste relative al 2019, consultando gli estratti conto di quell’anno.

Il valore della giacenza media va inserito nella prima sezione del quadro FC2, che si trova nel modulo FC1 ed è denominata “Depositi e Conti Correnti Bancari e Postali”. La giacenza media si deve indicare anche se il suo valore corrisponde allo 0.

L’unico motivo per cui è possibile omettere le informazioni relative al deposito medio è la totale assenza di rapporti finanziari nell’anno di riferimento. In quel caso, dovrai spuntare la casella “Nel secondo anno precedente la seguente DSU non è stato posseduto alcun rapporto finanziario”.

Gli step per la compilazione della dichiarazione sostitutiva unica (DSU)

Se sei stato titolare di almeno un conto, dovrai invece proseguire inserendo precise informazioni. Ecco quali:

  • il codice del tipo di rapporto finanziario. Ad esempio, 01 corrisponde ai conti correnti bancari o postali, 03 ai conti deposito a risparmio e 09 ai conti aperti temporaneamente per svolgere particolari transazioni. La dicitura corrispondente va inserita nella casella “Tipo di rapporto”;
  • il codice ABI dell’istituto di credito. Puoi trovarlo facilmente sull’IBAN del tuo conto corrente. Si tratta infatti dei cinque numeri che si trovano dopo la prima lettera che trovi sul codice, senza considerare la sigla IT;
  • il codice identificato dello specifico rapporto finanziario, ad esempio, l’IBAN;
  • saldo contabile al 31 dicembre;
  • giacenza media;
  • data di inizio e fine rapporto, nel caso in cui il conto corrente sia stato aperto o chiuso nel corso dell’anno preso in considerazione;

Se il richiedente possiede più di un conto, l’operazione dovrà essere ripetuta per ogni prodotto finanziario. Le somme di saldo e giacenza media dei conti, andranno poi inserite nelle caselle “Totale A” e “Totale B”: corrispondono rispettivamente alla somma dei saldi e a quelle delle giacenze medie.

Nel caso di rapporti finanziari su conti esteri, la valuta da inserire deve essere sempre in euro. È necessario quindi convertire le cifre in base al cambio di fine anno per i conti ancora aperti e a quello dell’anno di fine rapporto se al momento della compilazione della DSU il conto è chiuso.

Ti senti più tranquillo nell’approcciarti al calcolo della giacenza media per richiedere l’ISEE? Come abbiamo visto, non è difficile. Lascia un commento e fammi sapere se adesso la procedura ti è più chiara.